Su Pranteddu
Il torrone sardo Pranteddu nasce da una antica tradizione che si tramanda da quattro generazioni e che nasce a Aritzo con il bisnonno di Sebastiano, Tiu Tanu, nel 1952 per poi trasferirsi a Tuili con Salvatore Pranteddu.
Sebastiano ha preso in mano l’azienda di famiglia apportando innovazione e puntando su prodotti esclusivamente a km zero.
Il torrone viene prodotto secondo un’antica ricetta barbaricina che prevede l’utilizzo di calderoni di rame. La cottura avviene a bagnomaria a bassa temperatura. Non supera infatti mai i 60°. Questo permette di mantenere tutte le caratteristiche organolettiche delle materie prime.
La lavorazione di sette ore e l’aggiunta di un ingrediente speciale, il limone, ne fanno un prodotto unico nel suo genere.
Gli ingredienti parlano della Sardegna nascosta, quella dell’interno, caratterizzata dai mandorleti e dall’ apicultura. Con questi ingredienti magici e dall’arte di Sebastiano nasce un prodotto unico e artigianale. Lavorato con la sapienza e il rispetto delle stagioni. Il clima infatti impone una cottura e una lavorazione differente a seconda delle temperature e dell’umidità del miele, che solo mani sapienti possono conoscere.
Abbiamo scelto per voi la variante con le mandorle bio di Tuili. Basterà un morso per ritrovarvi nelle feste estive in mezzo ai balli sardi delle nostre feste paesane. Un prodotto semplice con pochi ingredienti, ma che sa parlare della Sardegna, come il suo nome “morigheddu”, così veniva chiamato il rimasuglio della lavorazione nelle pareti del paiolo in rame che veniva utilizzato per la produzione del torrone.